Un sogno non è una parola da sottovalutare, perché la lingua italiana ha bisogno di continui paragoni.
Il linguaggio parlato dai campioni, anzi giovani senza paura che hanno respinto la paura.
Avversari giganti, mentre noi non potevamo essere nani, perché con le nostre gambe eravamo giunti nel tempio polacco.

Abbiamo lavorato costruendo mattoni e scudi, quelli che erano mancati nei primi istanti di gara.
Ci siamo riusciti e lo abbiamo fatto col sorriso, divertendoci, come una lezione per tutti i grandi sognatori.

Allora prendete nota, prendete esempio, perché a est c’è una luce che mancava da 24 anni.

La nostra bandiera sul mondo.

Siete meravigliosi voi…

CAMPIONI DEL MONDO

Gianluigi D’Ambrosio (fondatore di Inchiostro Sportivo)