Ricordo ancora come è cominciato tutto: un dolore lancinante alla parte destra del viso, una paralisi facciale e poi la diagnosi, diritta come uno schiaffo: hai la nevralgia trigeminale.

Io, che ne ero totalmente all’oscuro di cosa fosse, decisi di volerne sapere di più e, così ho scoperto che in passato, veniva chiamata la malattia del suicida, proprio perché i pazienti, stremati dai continui dolori, decidevano di porre fine alle loro sofferenze.

Poi è arrivato l’intervento: quattro denti del giudizio sono stati rimossi dal mio cranio, uno dei quali stava tranciando in due il nervo trigemino dalla parte destra della mia mandibola.

Infine, è arrivata la consapevolezza di voler far conoscere al mondo cosa fosse questa patologia e, così, mi sono iscritta al casting per partecipare alla “Bodypositive Catwalk”, una sfilata in intimo basico creata dalla modella Laura Brioschi e Paolo Patria.

Quando sono stata presa non potevo crederci e sfilare in intimo con persone che magari soffrivano di altre patologie mi ha dato una forza incredibile: non ero più sola ed il pubblico ci applaudiva ed ascoltava le nostre storie!

Così, ho continuato anche su Instagram a parlarne e a diffondere il messaggio che le patologie croniche non devono fermarci dal goderci appieno la vita!

Nel mio profilo mostro il mio lavoro di modella, grazie al quale posso posare, sfilare e far vedere al mondo che nulla mi può fermare e nulla può abbattere il mio sentirmi bella e forte!

La mia community ha accolto i miei messaggi e mi sprona sempre a dare il meglio di me.
Sul mio account non condivido solo i momenti “patinati” cioè quelli in cui sono al top della mia salute, ma anche i momenti in cui la nevralgia si fa sentire e mi costringe, ad esempio, a stare a letto per alcuni giorni. Questa condivisione sia dei momenti positivi che di quelli negativi mi permette di far vedere una visione più realistica della vita e mi consente di mostrare che ci si può sempre rialzare quando si cade!

Giulia Gambini